martedì 6 novembre 2007

VIVI

Vivi eravamo
come aria semplice
vivi eravamo
come fuoco giovane
a cuore nudo
vivi eravamo
come acqua umile
vivi come terra fertile…

Ricordate quelle giornate di caldo avvolgente che si vedono d’estate, dove il presagio di qualcosa che sta accadendo si sente palpabile nell’aria e tutti si stringono nelle spalle e in se stessi preparandosi a…a qualcosa che cambia?
E cominciano ad arrivare le nubi: vengono e vanno nel cielo, corrono su e giù e si fondono tra loro, in un immenso ammasso che sembra informe. Chi ha occhi già provati dalle vicissitudini di questa vita – che qualche volta gioca con noi come fossimo i birilli da centrare con le bocce da bowling – invece; le vede come forme strane e minacciose.
Sarebbe bello avere sempre occhi da bambino per vederle come animali amici, cose che ci sono care, visi che non vogliamo dimenticare!
E il vento aumenta la sua intensità. le nuvole diventano sempre più nere, gli alberi si piegano fino quasi a spezzarsi, volano giornali spiegazzati e mille altri piccoli oggetti che creano confusione e disordine nelle strade… e il vento entra nelle nostre teste con il suo sibilo fastidioso a confondere idee e pensieri…e i presagi diventano sempre più sinistri!
E si scatena la pioggia. Le strade si riempiono d’acqua quasi fino al punto di confonderle coi fiumi, e ci si rintana in casa, soli con noi stessi, con la speranza che tutto finisca, ma con quella inquietante
consapevolezza che l’acqua si potrà fermare solo quando quelle nuvole se ne andranno…e non si sa quando succederà e cosa potrà scacciarle.
E il pensiero corre a cosa fare di quei giorni vissuti cantando, di quelle idee che ci erano sorte nel nostro tentativo di futuro, dei sogni sognati insieme e delle speranze che ci eravamo date. Pensiamo a cosa fare dei nostri momenti che ora ci sembrano svuotati e delle nostre energie che ora ci appaiono sprecate.
Ma dopo la prima pioggia, comincia a farsi evidente che sarà la stessa pioggia a sistemare tutto:
cade quella pioggia estiva e, in meno di quanto si possa immaginare, lava strade, campi, cortili, alberi, case e aria, anime e cuori! E si torna a vedere più lontano nell’aria tersa, si sentono profumi che gli odori dell’inquinamento ci avevano nascosto, si vedono colori che erano stati celati nel loro splendore dalla polvere…E anche il vento non ci è più nemico e torna a ricambiare il cielo…e tutti ora ci scopriamo occhi da bambino!
Io vorrei che cadesse presto sul nostro orizzonte questa pioggia, per poterci dare ancora un’occasione da sfruttare, un infinito, una speranza nuova…un ponte per ricominciare.

…Vivi torneremo
come aria semplice
vivi torneremo
come fuoco giovane
a cuore nudo
vivi torneremo
come acqua umile
vivi come terra fertile!
Renato

NEL FUTURO...

...Ci devi credere !
Dai sogni tuoi in caduta libera
-pioggia di bombe che esplodono di schegge-
sarà d’amore l’ombrello che ripara,
unguento –la speranza-
sul bruciore di ferite
che lenisce e cura
e ago
per ricucire l’anima stracciata.
Scintille della luce dei tuoi occhi
le spade che trafiggeranno il buio
delle ore scure,
al sole caldo della tua passione
ad asciugare stenderai le lacrime
e, a far evaporare, le paure.
Saranno i giorni tuoi
viaggi d’andata
e, a volte, di ritorni…
Vivranno nei pensieri
l’ora presente e quella consumata
insieme a quella che sogni.
Davanti a te la strada…
Chiarore ed ombre,
trasparenze e inganni,
voli e cadute,
primavere e inverni…
tra corse e soste
li camminerai i tuoi anni…
e le raggiungerai le mete:
mani aggrappate all’aria
per saltare muri
oppure soffiando il fiato di salite
…Ma nella vita tu ci devi credere!
…Perché sarà proprio così
che allora anche la vita
dovrà credere in te.
Rita

C'E' BISOGNO D'ARIA

C’è bisogno d’aria: apriamo le imposte del cuore e lasciamo entrare aliti d’amore e di speranza che hanno voci di poesia e di musica. E quando l’ombra cala sui pensieri, beviamo luce di emozioni dalla carezza di sguardi, da occhi reduci da viaggi in luoghi profondi e in spazi larghi…e gocce di lacrime per lavare il fango del dolore e la polvere dei vuoti dall’anima: così, tersa e splendente, rifletterà il sole e dipingerà nitidi panorami del mondo a forma di utopia che costruiremo, dove sarà prateria la realtà, colorata dei fiori di sogni. Le troveremo lì le zolle di terra fertile dove far crescere l’albero del futuro e raccogliere i frutti della vita. Usciamo all’aperto, allora…al lavoro…coraggio!

Rita

AL CENTRO DEL SILENZIO

Qui da solo, fra case palazzi e rumori...
fra ciminiere, nuvole di fumo e cieli grigi,
qui al centro di un rumoroso silenzio
guardo attorno e sento...
sento che Peter Pan non lotta
e non vola più,
Biancaneve ha lasciato il suo principe
che azzurro non è mai stato
e Cenerentola
con l'amore a ore, vestito e scarpe si è comprata…
e sento te che gridi forte da un manifesto
in quale paradiso c'è ancora posto.
Qui da solo, fra spazi troppo stretti...
fra bimbi agli incroci con le mani protese
e uomini troppo soli e senza parole,
guardo attorno e sento...
Paperino lavora sodo in catena di montaggio,
Paperina combatte con i prezzi di un supermercato
Qui Quo Qua se ne sono andati:
stanno nell'autonomia e sono ricercati...
e sento te che gridi dalla tv
quale vita mi debba piacere di più.
Qui da solo,
fra gente troppo presa e indifferente...
fra chi dorme sotto un cartone
ed ha come ricchezza il niente
guardo attorno e sento...
Ali Babà con i quaranta ladroni
ha vinto le elezioni,
l'isola del tesoro è gia stata lottizzata
e Alice
trova nelle bottiglie le sue sole meraviglie...
e sento te che esalti l'apoteosi di una vittoria
per non farmi scorgere l'affanno di un giorno senza gloria.
Ma se ti sposti solo un po’,
di là, nella tua fantasia, oltre la realtà,
c'è un silenzio da ascoltare
c'è un silenzio da scoprire...
E là, nel centro del silenzio,
c'è una riva bagnata dal mare
e un orizzonte disegnato dai monti,
una luminosa pace…
e diventi senza età tenendo per mano l'eternità...
E là, nel centro del silenzio, l'eternità ha occhi profondi,
capelli al vento e lacrime che brillano davanti ad un sorriso
è signora di poesia e sorella di nostalgia,
luce nella notte e regina di fantasia.
E là, al centro del silenzio, c'è un sorso di gioia,
per un vento sulle spalle che rincorre una bicicletta,
per una gonna nuova che respira l'estate,
per un battito del cuore
che sembra perdersi, ma che abbraccia uno sguardo sull'universo.
E là, nel centro del silenzio,
senti un sussurro, un suono di una voce che sale piano, piano,
come una carezza all'alba, come una carezza al tramonto,
come un gesto d'amore
che ti fa ritrovare il mondo.
Renato

CRESCENDO E CERCANDO

Il destino è come un vento che soffia nel cielo della vita sparpagliando le stelle, sconvolgendo le nuvole. Ogni giorno cerchiamo nel nostro cielo un disegno conosciuto, ma qualche volta troviamo qualcosa che non riusciamo proprio più a riconoscere. E così, crescendo e cercando, proviamo a risalire dal fondo con un orizzonte negli occhi e un sogno nel cuore e non so dove, non so quando, riprenderemo la scia del tempo della nostra fantasia, per trovare i colori di quei fiori di speranze che sopravvivono all'inverno dell'anima a e della mente. Oggi sento il sacco che porto in spalla molto più ingombrante, paura e coraggio sono diventati un fardello più pesante e ho deciso che è venuto il tempo di diventare fiero dei miei capelli bianchi. Questo sentiero non so dove mi porterà, se la mia meta sarà vicina o lontana, ma ho una stella che veglia su di me e che mi guiderà fuori da questa notte...sì, sono un po’ più stanco, il passo è un po’ più greve... ma non sono ancora domo!
Renato